Encanto

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Sono un grande amante dello Storytelling, che sia un libro, una serie, un film o uno spettacolo a teatro, se c’è una bella storia da raccontare, io ne vengo sicuramente rapito. Ho provato anche a imparare a raccontarle, con corsi di scrittura e sceneggiatura, ma sedermi a scrivere ad un tavolo non è la mia via. Questa l’ho trovata con l’improvvisazione, ma è un’altra storia.
Il panorama dell’intrattenimento si è potenziato incredibilmente negli ultimi anni, rendendo difficile poter seguire tutto. La nostra attenzione e molto più limitata dell’offerta esistente e bisogna quindi fare delle scelte. Sulla base di cosa?

Io di solito le faccio sulla base della fiducia che ripongo in persone che giudicano come me un determinato contenuto. Se un libro o un fumetto che mi sono piaciuti, piacciono anche a te, allora è probabile (solo probabile) che anche il film che mi stai consigliando mi possa piacere.

Ecco perché ho pensato di condividere con voi gli ultimi contenuti di cui ho fruito, nella speranza di aiutarvi a scegliere (o evitare) le esperienze di storytelling migliori.


Uscito su Disney+ il giorno della vigilia di Natale, Encanto è il sessantesimo Classico Disney, cioè uno dei lungometraggi d’animazione prodotti dagli Walt Disney Animation Studios. Per capirci, il primo è stato Biancaneve e i sette nani del 1937.

Il film in principio era già uscito nelle sale il 24 Novembre, proseguendo quindi l’abitudine di Disney di caricare sulla piattaforma streaming le proprie opere a breve distanza dal loro debutto nelle sale.

La Disney è sempre la Disney e questo nel tempo ci ha abituati a certi standard di qualità e contenuti. Non troveremo parolacce, non troveremo volgarità, ci saranno i buoni sentimenti declinati in modo da farci commuovere e ci saranno le scene divertenti con i personaggi che fanno le faccette.

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I miei bicipiti si chiamano Qualità e Contenuti

Ma la Disney è anche una grande azienda che punta al profitto e questo significa che un film deve essere visto e coinvolgere la platea più ampia possibile. In tutte le direzioni: età, genere, estrazione sociale, ecc.

Ecco quindi che negli anni, per fare film che accontentassero bambini e adulti, ha iniziato a inserire i metaforoni. Così se un bambino si diverte per le battute, i personaggio goffi e le faccette, gli adulti vengono coinvolti dal messaggio edificante del film, sentendosi appagati per averlo colto.

Siamo franchi, cogliere il messaggio di un film Disney non è complesso per niente, ancora buona che non presentino un personaggio che ce l’ha scritto sopra.

Anche la Disney cambia e se prima era solo “quella che faceva cartoni parental approved”, negli anni è diventata “quella dei film nello spazio fighi” e “quella dei film coi supereroi fighi”. E dato che tutte e tre queste sue identità macinano soldi che è un folle piacere, giustamente fa il possibile per conciliare tutti.

Se quindi abbiamo cavalieri spaziali che hanno poteri senza alcun merito e esseri con superpoteri ottenuti senza (quasi) alcun merito che impazzano quasi come fossero dei quarterback idolatrati da un pubblico di cheerleader, abbiamo anche un film che ci dice che essere normali è il superpotere più grande di tutti.

Che un po’ era già stato visto con Occhio di Falco (non la serie).

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Normale a chi, scusa?

Encanto ruota tutto attorno a questo. A volersi sentire speciali e forti come un supereroe per poi scoprire che chi ha grandi poteri spesso è infelice e la vera forza è avere l’empatia di capire e aiutare gli altri. Parliamoci chiaro, è un bel film con canzoni e coreografie meravigliose. “Non si nomina Bruno” ancora la canticchiamo a casa perché è bella, ballabile e ti entra facilmente in testa. Non ha stupito nei titoli di coda leggere il nome di Lin-Manuel Miranda spesso ricordato per il musical Hamilton.

Non manca ovviamente il momento lacrimuccia. Oramai tutti i film di animazione hanno la parentesi commovente e se rimani senza in qualche modo rimani spaesato.

Che siate grandi o piccoli, Encanto è una buona visione per queste feste, se avete occasione, non fatevela mancare.


Vi ringrazio per aver letto fin qui. Per qualsiasi osservazione sul contenuto del post o sulla carta, vi prego di usare i commenti. Consigli su come migliorare, ottimizzare o rendere più gradevole i post sono i benvenuti.

Alla prossima!



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5 comments
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Ho visto Encanto proprio ieri sera con mia figlia e mi moglie e il film mi è piaciuto ed è piaciuto tanto a mia figlia.
Ottima recensione e ottime considerazioni
!BEER
!PGM
!PIZZA

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Grazie, allora preparati perché se è piaciuto così tanto potresti sentirle canticchiare “non si nomina Bruno” per qualche giorno.

Io e la mia ragazza non riusciamo a togliercelo dalla testa.

!lol

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